La diarrea
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Attilio Nicastro - MioDottore.it
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Dolori e crampi alla pancia, urgenza di espletare immediatamente i propri bisogni, al punto tale da non riuscire più a trattenerli.
Odore maleodorante e feci insolitamente fluide, spesso acide e che obbligano a più scariche al giorno: sono questi i sintomi della diarrea, ovverosia l’emissione patologica di feci liquide o semiliquide.
Leggi questa pagina d’approfondimento per scoprire da cosa origina la diarrea, come si manifesta e come si può trattare.
Che cos'è la diarrea
La diarrea è un distubo della defecazione che comporta l’emissione di feci liquide o semiliquide.
Mediamente, un essere umano emette giornalmente circa 150 g di feci solide e ben formate (media europea e nord-americana), mentre negli stadi diarroici tale emissione può superare i 200 g, con consistenza diminuita, accompagnate da un deciso aumento della frequenza di scarica.
Convenzionalmente, si identificano due forme ben precise di diarrea: la forma acuta (con durata inferiore alle due settimane) e la forma cronica.
Le cause della diarrea
La diarrea acuta è solitamente scatenata da microrganismi infettivi.
La lista di tutti i batteri, i parassiti ed i virus che possono provocare un’alterazione della regolare flora intestinale è molto lunga, ma i principali sono i noti Staphylococcus aureus, l’Escherichia coli e il Vibrio Cholerae, che provocano la gran parte delle infezioni al colon che originano la diarrea acuta.
Anche l’uso di farmaci, ad esempio gli antibiotici o i chemioterapici possono provocare un disequilibrio della flora batterica del colon, e dare quindi inizio a fenomeni di diarrea acuta.
Non sono poi da sottovalutare allergie, particolari intolleranze oppure intossicazioni da metalli pesanti o da altre tossine.
La diarrea cronica è la condizione in cui attacchi di diarrea si propagano ben oltre la fase acuta, per l’appunto cronicizzandosi e diventando pressoché giornalieri.
Solitamente, ciò è dovuto alla sindrome del colon irritabile, ma anche la celiachia, la Malattia di Chrohn o la rettocolite ulcerosa possono provocare situazioni più o meno permanenti di diarrea.
Altre cause della diarrea cronica possono essere alterazioni del sistema endocrino ed immunitario, abuso di lassativi, intossicazione da radiazioni.
Un particolare tipo di diarrea, conosciuto in gergo come ‘diarrea del viaggiatore’ si presenta dopo intossicazione batterica, per aver consumato cibi mal cotti, frutta e verdura crude e non opportunamente lavate, ed aver bevuto liquidi contaminati.
Ciò succede principalmente nei paesi in cui le condizioni igienico-sanitarie sono deficitarie.
La sintomatologia della diarrea
La sintomatologia della diarrea varia molto da soggetto a soggetto e dal tipo di alterazione che ha provocato lo scompenso intestinale.
Va infatti ricordato che la diarrea non è in sé una patologia, ma è la risposta dell’organismo ad uno stato di disequilibrio dell’intestino.
A seconda del tipo di disequilibrio dunque, la diarrea può generare diversa sintomatologia.
Si può quindi sommariamente suddividere le sintomatologie della diarrea in:
- Diarrea secretoria
Si verifica quando l’intestino secerne una quantità eccessiva di sali (in primis, cloruro di sodio), con considerevole aumento della massa fecale e grande perdita di liquidi.
L’elevata secrezione del cloro richiama a se sodio, potassio ed acqua, da qui la tipica diarrea molto liquida.
È solitamente causata da particolari tossine prodotte da virus o batteri, come ad esempio il virus del colera oppure il Campylobacter.
Le feci tendono ad essere oltre che quasi totalmente liquide anche molto maleodoranti; - Diarrea osmotica
Si verifica quando particolare sostanze che il colon non riesce ad assorbire non vengono espulse, e rimangono pertanto nell’intestino.
Trattenendo una quantità eccessiva di acqua nelle feci, tali sostanze causano la diarrea.
Ci sono molti cibi che possono causare la diarrea osmotica, che diventa particolarmente aggressiva nei confronti di quelle persone che hanno una carenza di lattasi, ovverosia l’enzima presente nell’intestino tenue che trasforma il lattosio in glucosio e galattosio, convertendolo quindi in nutrimento per l’organismo.
Queste persone, con l’enzima lattasi carente di funzionalità , quando bevono latte o mangiano cibi da esso derivati non riescono a digerire il lattosio, che pertanto si accumula nell’intestino, provocando la diarrea.
Un altro elemento scatenante della diarrea osmotica è l’alterazione della flora intestinale, specie la distruzione dei batteri che vivono in simbiosi nell’intestino umano.
Gli antibiotici ad esempio possono provocare una diarrea osmotica, in quanto per il loro largo spettro tendono ad uccidere indiscriminatamente molte famiglie di batteri, compresi quelli presenti nel nostro intestino con cui viviamo in simbiosi.
La diarrea osmotica tende ad essere acidificata, dal tipico odore pungente; - Diarrea infiammatoria
Si verifica quando la mucosa intestinale è sotto un attacco infiammatorio, dovuto ad una grande varietà di fattori: Malattia di Crohn, rettocolite ulcerosa, celiachia, autoimmunità , diverticolite, accertate allergie alimentari, ecc.
La mucosa, infiammata, si ulcera o si congestiona, sercernendo muco, liquidi, proteine, sangue ed altri fluidi, che aumentano la massa delle feci.
Questo tipo di diarrea da solitamente anche forti dolori intestinali prima e durante l’atto evacuatorio, e se è infiammata anche la parte finale del colon, ossia il retto, il paziente sente spesso l’urgenza di evacuare; - Diarrea da motilità intestinale e malassorbimento
Si verifica quasi sempre in presenza della sindrome del colon irritabile, ed è causata principalmente dallo stress (e da altri fattori ancora non pienamente compresi).
La diarrea da sindrome del colon irritabile varia moltissimo da soggetto a soggetto, che non di rado alterna periodi diarroici a periodi stitici.
Molto spesso, la diarrea è accompagnata da crampi intestinali e meteorismo.
Nella diarrea da malassorbimento, il mancato assorbimento dei sali biliari stimola la secrezione di acqua ed elettroliti, che causano quindi diarrea.
La presenza di sostanze grasse nelle feci e non digerite causa steatorrea, ossia materiale fecale molto grasso ed oleoso, solitamente di colore verdastro oppure arancionato
La diagnosi della diarrea
Data la grande varietà di cause che possono portare all’emissione di feci liquide, la diagnosi della diarrea non può fermarsi all’esame clinico, ma l’anamnesi deve includere anche esami generici e specifici, a discrezione del medico.
La diagnosi corretta non dovrebbe evidenziare ciò che è ovvio e palese (l’emissione di feci non formate ed aumentate di volume), ma deve necessariamente individuare le cause: infiammatorie, tossicologiche, infettive, ecc.
La terapia per la diarrea
La diarrea è un sintomo, pertanto, per trattarla è necessario risalire dunque alla patologia scatenante, e trattare quella in primis.
Usare farmaci antidiarroici in maniera sconsiderata senza prima aver indagato sulle cause della diarrea è spesso sconsigliato.
La gran parte delle diarree guarisce da sola nell’arco di pochi giorni, e la terapia è intesa solo di supporto e palliativa: è il caso delle infezioni virali, ad esempio.
Le infezioni da batteri sono più difficili da trattare, in quanto l’uso di antibiotici può essere una classica arma a doppio taglio: può eradicare l’infezione batterica che ha dato origine alla diarrea, ma al contempo può anche uccidere la flora batteria simbiotica, peggiorando così la situazione.
In generale, una volta accertata la causa scatenante della diarrea e risolta quella (ove possibile), la terapia prevede il reintegro dell’equilibrio idro-elettrolitico dell’organismo, evitando quanto possibile la disidratazione ed agevolando l’organismo a ripristinare un corretto apporto energetico con una adeguata dieta e utile è la somministrazione di fermenti lattici di derivazione umana.
Lo specialista che cura la diarrea
Il medico specialista che diagnostica, cura ed interviene sulla diarrea è il medico colonproctologo: un professionista specializzato sulle patologie del l’intestino e del canale ano-rettale, con una profonda conoscenza anatomica della zona di suo interesse e con esperienza sulla risoluzione dei problemi del colon.
Anche i medici gastroenterologi hanno grande esperienza nel riconoscere e trattare i vari tipi di diarrea, e possono quindi intervenire sulla diagnosi e sulla terapia.
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Non impressionarti, non spaventarti ma altresì non sottovalutare nessun sintomo: rivolgiti sempre ad un medico.
Quindi ricorda che...
- La diarrea è l'emissione di feci non formate, particolarmente liquide, in grande quantità e con più scariche nel corso della giornata;
- La diarrea non è una patologia in sé, ma un sintomo di un disequilibrio dell'attività intestinale, causato da una grande serie di fattori;
- La diarrea può essere la risposta ad un'infezione microbica oppure un'infiammazione, od ancora un'intossicazione;
- Gran parte degli episodi di diarrea sono di origine infettiva, e si risolvono spontaneamente dopo qualche giorno;
- Il pericolo principale nei casi di diarrea persistente o prolungata è la disidratazione dell'organismo
Da anni studia e sperimenta tecnologie chirurgiche a bassa invasività e con basso dolore post operatorio per risolvere nel modo meno traumatico possibile i problemi di prolasso emorroidale, di ragadi e di fistole anali.
Nel corso della sua trentennale professione, ha operato con successo migliaia di pazienti affetti da patologia emorroidale, avendo sempre un particolare riguardo verso l’importanza di conservare la normale funzionalità anale, garantendo al contempo risultati duraturi.
Il Dott. Attilio Nicastro opera come Responsabile nel Dipartimento di Colonproctologia dell’European Hospital di Roma, e riceve nei suoi studi di Roma, Milano, Lecce e Lamezia Terme.
Per maggiori informazioni su tutte le attività di studio e ricerca del dottor Attilio Nicastro, puoi visionare il suo sito web attilionicastro.it oppure collegarti alla sua pagina personale Facebook seguendo questo indirizzo.
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